Le adozioni del cuore riguardano adozioni di coppia, di cani anziani o con particolari patologie. A fondo pagina troverete le testimonianze dei alcuni dei nostri adottanti che hanno deciso con il cuore di dare una seconda chance ai westie bisognosi meno fortunati.
Adottare un cane anziano
I racconti di chi ha fatto quest’esperienza
In tanti mi dicono ancora adesso: come si fa a prendere un cane di 11 anni che starà con te poco tempo ... io rispondo solo dicendo che non penso alla sua età perché la simbiosi che si è creata fra me e Sandy è così intensa che, come dice il mio vet, ``è straordinario sembra il tuo cane da sempre`` ed è davvero così .
Orietta
Adottare un cane anziano, perché ognuno ha diritto ad una seconda possibilità; ma anche per aver il privilegio di leggere i continui miglioramenti, di sentirsi sempre più affiatati, di imparare da così importante esperienza.
Eleonora
Amare, aiutare, proteggere, un cane che ha bisogno e' il più bel regalo che potessi fare a me stessa nella vita. Sperimento ogni giorno la commozione davvero unica di una gratitudine e di un legame che non ha eguali. Ma penso anche al WHWT Rescue sempre con tanta gratitudine: se non avesse fatto tanto x noi ora che Natale sarebbe senza i nostri pelosi adottati?!!!!
Per la mia esperienza ho constatato più volte che i cani che hanno sofferto o sono stati a lungo trascurati fanno poi progressi giganteschi quando finalmente ricevono amore e cure. Paradossalmente diventano quasi più forti e sani degli altri!!!
Per la mia esperienza ho constatato più volte che i cani che hanno sofferto o sono stati a lungo trascurati fanno poi progressi giganteschi quando finalmente ricevono amore e cure. Paradossalmente diventano quasi più forti e sani degli altri!!!
Laura
Lilly ora sta bene ed è qui con me! Grazie alla bravissima dottoressa Luppino dell'Ospedale Veterinario San Remo per aver contattato l'associazione West Highland White Terrier Rescue Italia, grazie alla fantastica presidentessa di questa associazione, Laura Manenti, per la disponibilita', la pazienza e la fiducia, sono felicissima di avere qui Lilly!! Grazie anche a chi mi è vicino e mi ha permesso di adottare Lilly, nonostante un bimbo di neanche due anni, altri due cani, tre gatti e le tartarughe!! Lilly è dolcissima, educatissima, è davvero stupenda!! Le foto nn rendono giustizia!! E per i futuri adottanti: non fermatevi all'età, i cagnolini anziani hanno tantissimo amore da darvi, e n0n chiedono altro che poter passare il resto della loro vita in una casa, in una famiglia. Grazie ancora a tutti!``
Stefania
Adottare un cane anziano è un esperienza molto forte perché ha già un suo vissuto e tutti i suoi piccoli o grandi traumi, che devono essere guariti e spesso non sono solo traumi fisici, ma sono quelli più profondi quelli dell'anima. Se riesci a superarli, con tanto amore, tanta pazienza vieni ricambiato con un amore enorme incondizionato che ti porterai dietro per tutta la vita. Io ho adottato un vecchio rottame Arturo, e un vecchio burbero Oliver (e una serie infinita di casi pietosi) e se tornassi indietro lo rifarei subito... il tempo che gli resta spesso, purtroppo, non è molto ma è amore allo stato puro. Vero il cucciolo ti da la gioia di vederlo crescere e di formarlo come vuoi tu, ma con lui sarà molto più facile. Adottare un cane adulto è un sfida e se la accetti non ti farà certo pentire di averlo fatto. Baci ai vecchietti
Vanna
Ciao, siamo Lucia e Bruno, genitori felici ed entusiasti di 3 westie adottati.
La nostra storia inizia il 2 luglio 2002 con la nascita di Thea, la nostra prima westie entrata nella nostra famiglia a 2 mesi.
Per un destino strano e birichino ad agosto 2014, tramite l'associazione Rescue Italia di Laura, scoperta e conosciuta solo alcuni mesi prima, decidiamo di adottare Oliver, 4 anni e mezzo, recuperato da padroni che non lo volevano più, era tenuto in giardino. Dopo aver ricevuto la visita di una volontaria per verificare se avevamo tutti i requisiti per adottare un westie con un passato di disagio, il 23 agosto 2014 ci recavamo a Brescia per prendere il pargolo e fu amore a prima vista da entrambi le parti.
Ovviamente Thea fin da subito fece capire chi era il capo in casa, Oliver accettò e capì che i pantaloni non li portava lui.
Ho tralasciato un particolare importante, un altro componente della nostra famiglia è Mimi, la micia di 17 anni, sempre guardata in cagnesco e mal sopportata dalla Thea. Ci avevano detto che Oliver non sopportava i gatti e quindi all'inizio eravamo sempre sull'attenti. Dopo circa un mese, eludendo tutti i controlli e le barriere, abbiamo trovato Oliver sul lettone vicino alla gatta a cui stava dando bacini sulle orecchie e lei era immobile e felice. Tutt'ora la micia è la sua amica del cuore.
Purtroppo a luglio di quest'anno la nostra Thea è volata in cielo.
La prima reazione è stata di non voler altri cagnolini e tenere solo Oliver.
Invece il destino strano e birichino, in questo caso aiutato dalla meravigliosa Laura ci propone una fattrice giovanissima. Gli interrogativi sono molti: Oliver è un cagnolone molto geloso, andranno d'accordo, due bimbi sono impegnativi, cosa può succedere con la micia, etc.. Insomma un sacco di ma e di se che mi portano ad accogliere dopo la sterilizzazione la nostra monella di casa.
E poi il 15 ottobre, dulcis in fundo, abbiamo adottato Lulù, 11 anni e mezzo, un passato molto difficile, rifiutata dalla famiglia dove viveva, perché si era ammalata e puzzava, quindi relegata in un garage. Purtroppo Lulù ha dei problemi legati all'età, ma ha 8,3 kg di dolcezza, di tenerezza, di grande amore ed è una grande giocherellona.
Conclusione: avere 3 bimbi non è assolutamente impegnativo, è come per i figli, da uno a due si sente la differenza e l'impegno, da due a tre non cambia nulla, basta avere un giardino a disposizione dove possano correre e divertirsi a piacimento.
Oliver è rimasto il super gelosone, nonché patriarca della famiglia, è lui che comanda e deve essere sempre il primo.
Sole sa di essere la piccola di casa e Lulù, malgrado gli acciacchi e l'età, anche lei si guadagna la ciotola, esce in giardino, abbaia se passa qualcuno e poi entra in casa scodinzolando felice di aver fatto la guardia.
E' una gioia enorme quando al mattino tutti e tre insieme ti danno il buongiorno, ti danno il bentornato quando rientri a casa (sembra la carica dei 101) e quando alla sera li vedi partire in fila indiana per andare in camera da letto a fare la nanna, e sì, perché noi abbiamo la camera allargata, stiamo un po stretti perché siamo in sei, ma chi sul letto chi sui cuscinoni ci stiamo tutti.
La nostra storia inizia il 2 luglio 2002 con la nascita di Thea, la nostra prima westie entrata nella nostra famiglia a 2 mesi.
Per un destino strano e birichino ad agosto 2014, tramite l'associazione Rescue Italia di Laura, scoperta e conosciuta solo alcuni mesi prima, decidiamo di adottare Oliver, 4 anni e mezzo, recuperato da padroni che non lo volevano più, era tenuto in giardino. Dopo aver ricevuto la visita di una volontaria per verificare se avevamo tutti i requisiti per adottare un westie con un passato di disagio, il 23 agosto 2014 ci recavamo a Brescia per prendere il pargolo e fu amore a prima vista da entrambi le parti.
Ovviamente Thea fin da subito fece capire chi era il capo in casa, Oliver accettò e capì che i pantaloni non li portava lui.
Ho tralasciato un particolare importante, un altro componente della nostra famiglia è Mimi, la micia di 17 anni, sempre guardata in cagnesco e mal sopportata dalla Thea. Ci avevano detto che Oliver non sopportava i gatti e quindi all'inizio eravamo sempre sull'attenti. Dopo circa un mese, eludendo tutti i controlli e le barriere, abbiamo trovato Oliver sul lettone vicino alla gatta a cui stava dando bacini sulle orecchie e lei era immobile e felice. Tutt'ora la micia è la sua amica del cuore.
Purtroppo a luglio di quest'anno la nostra Thea è volata in cielo.
La prima reazione è stata di non voler altri cagnolini e tenere solo Oliver.
Invece il destino strano e birichino, in questo caso aiutato dalla meravigliosa Laura ci propone una fattrice giovanissima. Gli interrogativi sono molti: Oliver è un cagnolone molto geloso, andranno d'accordo, due bimbi sono impegnativi, cosa può succedere con la micia, etc.. Insomma un sacco di ma e di se che mi portano ad accogliere dopo la sterilizzazione la nostra monella di casa.
E poi il 15 ottobre, dulcis in fundo, abbiamo adottato Lulù, 11 anni e mezzo, un passato molto difficile, rifiutata dalla famiglia dove viveva, perché si era ammalata e puzzava, quindi relegata in un garage. Purtroppo Lulù ha dei problemi legati all'età, ma ha 8,3 kg di dolcezza, di tenerezza, di grande amore ed è una grande giocherellona.
Conclusione: avere 3 bimbi non è assolutamente impegnativo, è come per i figli, da uno a due si sente la differenza e l'impegno, da due a tre non cambia nulla, basta avere un giardino a disposizione dove possano correre e divertirsi a piacimento.
Oliver è rimasto il super gelosone, nonché patriarca della famiglia, è lui che comanda e deve essere sempre il primo.
Sole sa di essere la piccola di casa e Lulù, malgrado gli acciacchi e l'età, anche lei si guadagna la ciotola, esce in giardino, abbaia se passa qualcuno e poi entra in casa scodinzolando felice di aver fatto la guardia.
E' una gioia enorme quando al mattino tutti e tre insieme ti danno il buongiorno, ti danno il bentornato quando rientri a casa (sembra la carica dei 101) e quando alla sera li vedi partire in fila indiana per andare in camera da letto a fare la nanna, e sì, perché noi abbiamo la camera allargata, stiamo un po stretti perché siamo in sei, ma chi sul letto chi sui cuscinoni ci stiamo tutti.